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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Il più grande torto che si può fare ad un appassionato di vini

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Chiaretto della Mosella del 76, coltivato a riva gauche Qual è il più grande torto che si può fare ad un appassionato di vini? No, non sto parlando di stappare la bottiglia di vino togliendo la capsula come se si stesse togliendo il calzino al piede di tua figlia che non vuole. Non sto parlando neppure del fatto che venga stappato con il cavatappi classico dopo aver inciso la capsula con un coltellaccio e poi, dopo aver rotto il tappo, lo si butti dentro la bottiglia con cacciavite e martello. Non sto neppure parlando del caso in cui lo si stappi facendo un botto enorme e con plateale soddisfazione dopo aver fatto roteare la bottiglia anziché il cavatappi stile giropizza . Non sto neppure parlando del caso in cui la suddetta bottiglia col pezzo di sughero galleggiante al suo interno venga presa per il collo rovesciandone il contenuto come farebbe il peggior alcolizzato di Düsseldorf , nella renania settentrionale. Non sto neppure parlando del caso in cui il tuo c

Abbinamenti azzeccati: cap.1 - Cotoletta alla milanese e Chiaretto del Garda

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sottotitolo: una cotoletta su quel ramo del lago di Como sottosottotitolo: qual è il colmo per un vino del Garda? Berlo sul lago di Como. Lo sa qual è il mio peggior difetto, Sergente? Così il colonnello americano si rivolgeva al Sergente Kempfer nel famosissimo film "lo chiamavano Buldozer". Chi non conosce il film vince una fornitura a vita di vini del supermercato in offerta a 1 euro. Sapete qual è il mio peggior difetto? Di dilungarmi troppo quando scrivo. Mi si dice che quello che scrivo è troppo troppo lungo e pesante. Cerchiamo di essere dunque succinti. Con questo articolo si apre una delle mie pagine più interessanti di questo pseudo-blog. Alla fine penso che freghi una cippa a chiunque di sapere i dettagli della mia vita e parimenti di sapere le mie impressioni su un vino. Se ci sento il sentore della viola, del rabarbaro, del sandalo o della marasca. Trovo che l'esercizio del riconoscimento dei profumi e degli aro

Carmignano, così tutto ebbe inizio

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Se dovessi indicare una data di inizio della mia passione per il vino dovrei parlare di una sera del marzo 2012. Prima di allora ero sempre stato un consumatore di vino abbastanza approssimativo. L'interesse mio al tempo era molto più concentrato sulle birre, specie le belghe, magari trappiste e dal mio viaggio in Scozia del 2006 ero tornato con un certo interesse per il mondo dello Scotch Whisky. Fino ad allora il vino non aveva suscitato in me grande curiosità. Conoscevo, come bene o male tutti, alcuni nomi confusi: Pinot, Champagne, Falanghina e tutti quei nomi così inflazionati negli aperitivi che si consumano nei peggiori bar di periferia: Muller Thurgau, Gewurztraminer, Nero D'avola. Quei classici vini che vengono presi da tutti senza nemmeno sapere cose basilari, tipo che Muller Thurgau è niente meno che un vitigno e non il nome di una bottiglia di vino. D'altronde in casa mia, nonostante si fosse toscani, il vino era bevuto più in quantità che in qualità. E

Leg Horn: Definitely Maybe!!!

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Livorno. C'era una volta, tanto tempo fa, una città di porto, giovane, dinamica e cosmopolita, che ospitava genti di tutte le specie, di tutte le religioni, di tutte le nazioni. Una città viva e all'avanguardia. C'era una volta, tanti anni fa, una città che sfornava artisti come pandori a Natale. Pittori che rappresentavano il meglio dell'Italia del tempo, scultori, compositori. Talenti e talenti popolavano  questa città. C'era una volta, tanti anni fa una città che viveva il suo top nella bella Époque, conosciuta ovunque nel mondo, tant'è che come le grandi città, il suo nome veniva tradotto in tutte le lingue. Leg Horn, era presa d'assedio dal turismo inglese che veniva a fare i bagni, e a passeggiare con carrozze, cavalli, ombrelli, mantelle e frac per lo splendido lungomare, che ancora oggi, risulta essere unico. Nel mentre artisti e pittori da ogni dove venivano ad imparare e a portare la loro arte in città e si incontravano al Caff