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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

MareDiVino: il successo visto dall'interno

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La nostra bellissima squadra (in ordine di importanza, io ovviamente sono in fondo) Vorrei scrivere due parole su MareDiVino, per una volta cercando di essere anche quasi serio. Mi è capitato in questi giorni di vedere un mio post su Facebook datato novembre 2014 in cui condividevo l'evento MareDiVino di quell'anno. Un'edizione peraltro molto interessante, che per la prima volta si sarebbe svolta al Terminal Crociere. Non avrei mai immaginato, tre anni fa, che un giorno sarei stato parte attiva della cosa. E invece quest'anno, c'ero anche io!!! Il successo di MareDiVino è sotto gli occhi di tutti: la kermesse si arricchisce e si ingrandisce, lo sanno tutti, ne parlano tutti. Non sto certo a ribadirlo io.. MareDiVino è iniziato con gli aperitivi degli Ambasciatori nelle precedenti settimane, è continuato con una cena benefica da urlo, con due giorni di kermesse pazzeschi, ed è finito con una degustazione di Bolgheri Superiore che ha coronato un'

Ricordi del corso di Sommelier. abbinare gli antipasti: Blanquette de Limoux, Petite Arvine o...Colli Euganei fior d'Arancio?

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L'abbazia di Saint-Hilaire? Mai sentita nominare? No? Nemmeno io...prima. Scrivo questo articolo per lasciare ai posteri e ricordarmi quella che è forse stata la serata più bella tra tutte quelle del corso sommelier Fisar. In quella serata, i nostri docenti, hanno dimostrato di essere non solo bravissimi nella materia vino, ma nondimeno degli assi dietro i fornelli. Ci hanno letteralmente deliziati con i loro manicaretti, coccolandoci totalmente. Ancora ricordo quella sensazione di gioia post-cena che provavo verso mezzanotte portando a spasso i cani per la passeggiata serale e ripensavo a quanto bello era stata quella serata di degustazione. Me la sono voluta appuntare e me la voglio ricordare bene. Ma andiamo con ordine... Abbiamo iniziato con anelli di cipolla fritta, cavolfiore fritto e spinaci. Li abbiamo abbinati con un Blanquette de Limoux. Per chi non lo sapesse, in Francia, le bollicine non si fanno solo e soltanto nello Champagne. Ci sono una miriade di altr

Il Rosatellum non lo so, ma il vino rosato a me piace da morire

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Come funziona il Rosatellum? Beh...domanda di riserva? Mentre su tutti i principali mass media imperversa il dibattito sul Rosatellum, io mi sto letteralmente ubriacando di vino Rosato. Perché? Perché è buono. Buono e basta. Il vino Rosato o Rosé questo sconosciuto. E anche questo bistrattato. Beh sì, alzi la mano chi non ha sentito commenti disdicevoli nei confronti del rosato. Mi ricollego al  precedente post in cui si parlava di pregiudizi per parlare di quello che forse è il più grande dei pregiudizi quando si parla di vino. Pregiudizio tutto italiano oserei dire. Si può riassumere così: Il vino rosato non è né carne né pesce, non ha senso, non mi dice niente. Ecco. Quanto di vecchio, di conservatore e di "chiuso" c'è in questa frase. Il rosato è un gran vino e non è vero che non è né carne né pesce, ma anzi spesso è più eclettico e lo abbiniamo bene sia su carne che su pesce. Eppure basterebbe soffermarsi un po' su come viene prodotto

A me, il Chianti non mi piace

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A me ummipiace, un mi piace via. Oh Babbo, un c'è nulla da fa, t'ho detto che un mi piace. Quante volte mi son trovato a dire che una cosa non mi piaceva, così in modo superficiale, per impressioni irrazionali non dettate da una vera conoscenza. Capita un po' in tutti gli aspetti della vita. Ci creiamo pregiudizi inesistenti, e poi bisogna lavorare molto su se stessi per scardinarli. Mi è capitato spesso con la musica, con i viaggi. Mi è capitato anche col vino. Per anni, non ho bevuto vini campani, specie i bianchi, perché puzzavano di piedi. Questo perché avendo bevuto un Greco di Tufo, avevo ravvisato una "puzzetta" che mi aveva infastidito. La cosa era poi stata confermata bevendo un rosso campano non meglio precisato (credo fosse Aglianico), in un locale di Milano a capodanno 2007, che aveva un sapore disgustoso di tappo. Insomma per anni i vini campani li ho visti con accezione negativa. Un pregiudizio a mio avviso ben radicato riguarda il

Viaggi e Abbinamento cibo - birra: Stufato di Renna e Norwegian Wood a Lappeenranta

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Lappeenranta: c'erano due possibilità per vivere la Finlandia. La prima era farsi una sauna e poi tuffarsi nelle acque di un lago ghiacciato. La seconda era mangiarsi uno stufato di renna. Ho scelto la seconda. D'altronde era estate e non c'erano laghi ghiacciati. Una mia cara amica mi ha detto che mi piace mangiare solo le cose simili a quelle della mia terra d'origine. Ho sempre pensato di essere un tipo abbastanza aperto alle novità, ma in realtà certe cose non riesco proprio e mangiarle. Ci sto pensando da due mesi, comincio a pensare che probabilmente ha ragione lei. Vediamo se penso a qualcosa di diverso che ho mangiato. Nel 2010 mi è capitato di viaggiare in Finlandia col mio fido compagno dei viaggi scandinavi (al secolo, Il DeMichelis) Sicuramente molti di voi penseranno che noi andavamo in Scandinavia ogni anno per andare a trovare ragazze bionde con fisico scultoreo. Maddaaaiii ma come può venire in mente una cosa del genere? Ovviamente a tutti s

I falsi miti 3. I vini costano troppo, dovrebbero costare 3-4 euro a bottiglia

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Ognuno nella propria vita è libero di suicidarsi come meglio crede. Può attaccarsi al tubo del gas della cucina quando gli hanno interrotto la fornitura di metano, può appendersi con un cappio al collo ad una cornucopia appesa nel soggiorno con un cappio troppo lungo, può lanciarsi nel vuoto bendato cogliendo l'unico palo nel raggio di un chilometro quadro, può mangiarsi 3 kg di cozze crude da Gennaro O' Vibrione, oppure può sfondarsi di cibo come Banfi in spaghetti a Mezzanotte. Oppure può scegliere di andare al supermercato e farsi una scorta di vino a meno di 5 euro alla bottiglia, magari in promozione a 2,99 euro. Cosa ci sarà in quella bottiglia non lo so. Ragioniamo a ritroso per capire cosa stiamo comprando. Togliamoci il prezzo della bottiglia, dell'etichetta e dell'imballo, l'Iva, il ricarico del negoziante e quello del rappresentante, e i normali costi di produzione del produttore. Questo se la filiera è corta. Alla fine il valore di quanto è lì dent

i falsi miti 2: avere due bicchieri a tavola è un VEZZO

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I bicchieri: cinque calici sfasati sulla sinistra, cinque calici sfasati sulla destra. Da quale parte bere? Eh no signori miei, non è un vezzo per nulla, ma proprio per nulla. Io vorrei sapere perché quando faccio notare che c'è un solo bicchiere anziché uno per l'acqua e uno per il vino, la gente  strabuzza gli occhi, come tu fossi un rompi..... di prima categoria. Premetto che in genere ciò avviene in casa mia, perché fuori casa, mi perito a far aggiungere il secondo bicchiere. Certo, a tavola puoi sfoggiare il Rolex, o il brillocco di 2 carati ereditati dalla tua zia ricca, o la tua nuova Louis Vitton sotto la tua pelliccia di Visone reale, però, cazzo, il bicchiere per il vino no, è troppo! Troppo, troppo troppo lusso. Poi c'è da lavarlo. Eccheccazzo, c'è da lavarlo! Ora, sicuramente in casa mia non si bevono vini costosissimi, però comunque tendenzialmente la viscosità di questi vini che si bevono non è come quella del catrame fuso o della torba, qu

I falsi miti: mescolare vino bianco e vino rosso fa male

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Mi raccomando non mescolare il vino bianco col vino rosso! Fa male! Ma chi l'ha detta questa cosa? A chi può far male? Perché dovrebbe far male bere del vino bianco e del vino rosso nello stesso pasto? Forse farà male bere un vino di pessima qualità, non certo "mescolare" due vini di colore diverso. Non vedo perché dovrebbe far male, o dovrebbe dar noia. Per di più, non si tratta di bevande diverse, è la stessa bevanda ottenuta da uve diverse (non è neppure necessario visto che in teoria si può vinificare in bianco anche uve a bacca nera) e con processi di vinificazione diversa. Stop. Semmai è buona norma seguire un ordine gerarchico, prima si bevono i vini bianchi, bollicine in testa, e poi si passa ai rosati e ai rossi sempre più strutturati e di annate sempre più vecchie. Questa è la regola. Nient'altro. Al massimo si può dare un'occhiata ai gradi alcolici, cercando di non "calare mai". Stop. Semplice. Personalmente, trovo che un