I falsi miti 3. I vini costano troppo, dovrebbero costare 3-4 euro a bottiglia


Ognuno nella propria vita è libero di suicidarsi come meglio crede.
Può attaccarsi al tubo del gas della cucina quando gli hanno interrotto la fornitura di metano, può appendersi con un cappio al collo ad una cornucopia appesa nel soggiorno con un cappio troppo lungo, può lanciarsi nel vuoto bendato cogliendo l'unico palo nel raggio di un chilometro quadro, può mangiarsi 3 kg di cozze crude da Gennaro O' Vibrione, oppure può sfondarsi di cibo come Banfi in spaghetti a Mezzanotte.

Oppure può scegliere di andare al supermercato e farsi una scorta di vino a meno di 5 euro alla bottiglia, magari in promozione a 2,99 euro. Cosa ci sarà in quella bottiglia non lo so. Ragioniamo a ritroso per capire cosa stiamo comprando. Togliamoci il prezzo della bottiglia, dell'etichetta e dell'imballo, l'Iva, il ricarico del negoziante e quello del rappresentante, e i normali costi di produzione del produttore. Questo se la filiera è corta. Alla fine il valore di quanto è lì dentro ha un prezzo ben più basso di quello del gasolio alla pompa.
Mi fa un pieno di vino? Costa meno.

Dietro il prodotto vino (quello al netto di bottiglie, rivenditori, rappresentanti, costo del sughero, dell'etichetta, pubblicità e quant'altro) c'è un grande lavoro in vigna e in cantina. Un lavoro che prende tutto l'anno per preparare il terreno, per renderlo adatto alla vite che sin dall'inizio va protetta da tutta una serie di problemi che possono pregiudicarne la salute. C'è un lavoro immane, giorno dopo giorno, sotto la pioggia, sotto il sole, notti insonni ad aspettare che arrivi la gelata e lì pronti ad accendere delle stufe per evitare che vada tutto rovinato. E poi c'è il lavoro della vendemmia, da fare al momento giusto, e poi in cantina a vedere che tutto vada bene, controlli su controlli. Magari con un agronomo ed un enologo che ti seguono e che comunque costano. E poi c'è l'invecchiamento e l'imbottigliamento. E non è così semplice come si creda. Insomma il lavoro è lungo e tortuoso e ovviamente non si può avere un prodotto che costi pochi centesimi al litro, se lo vogliamo di una qualità tale da non intossicarsi. Perché è incredibile come si sia tutti pronti a spendere vagonate di soldi per comprare le peggiori inutili bischerate della nostra vita, però quando si tratta di comprare del cibo, dell'olio o del vino, alimenti che quindi ingurgitiamo e quindi inseriamo nel nostro ciclo vitale, si diventi improvvisamente di braccine corte. Siamo un po' strani eh.

Peranto, voglio fare mie le parole di un grande docente del corso per sommelier, anche se lui parlava in realtà dei Sauternes da 12 euro al supermercato.
Se vi venisse in mente di andare al supermercato a comprare uno di quei vini a 4/5 euro, fate una bella cosa. Quei 5 euro, datemeli a me. Così, voi siete contenti perché non avete attentato alla vostra salute e io sono contento perché ho 5 euro in più in tasca.

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